15/07/2016
Musinf percorsi estate: Enzo Cucchi fotografato da Maria Mulas
![]() Da tutti conosciuti sono i suoi ritratti di Lea Vergine, Keith Haring, Christo, Joseph Beuys, Claes Oldenburg, Bruce Nauman, Andy Warhol. La suite di ritratti di Enzo Cucchi, esposta nel percorso proposto per le aperture serali estive 2016 del Musinf, appartiene alle acquisizioni recenti del Museo comunale d'arte moderna di Senigallia. Questi ritratti furono scattati ad Ancona da Maria Mulas su sollecitazione di Achille Bonito Oliva. Vi appare un Enzo Cucchi giovanissimo e agli esordi sulla scena dell'arte italiana ed internazionale. Maria Mulas ha iniziato il suo lavoro artistico attraverso la fotografia a meta' degli anni Sessanta, realizzando soprattutto fotografie di teatro e ritratti, nonche' conducendo una ricerca sui riti sociali. Al Musinf e' ora conservata la sua storica serie di ritratti di intellettuali e artisti internazionali (Biennale 78 - P.A.C. 79), dove l'esperimento tecnico sull'obiettivo grandangolare 20 mm diviene tutt'uno con la scelta del personaggio e con le sue valenze simboliche. Ugualmente conservata al Musinf e' la ricerca, condotta da Maria Mulas insieme a Lea Vergine sulla generazione di artiste che operarono nelle file delle avanguardie storiche. Ora esposta al Musinf e' la serie di ritratti di artiste nei loro studi (Sonia Delaunay, Maret Oppenheim, Bice Lazzari, Marcelle Can ecc.), che era stata esposta a Palazzo Reale a Milano e a Palazzo delle Esposizioni a Roma, nella mostra "L'altra meta' dell'avanguardia" (1980). Enzo Cucchi nasce a Morro d'Alba, un paese nella provincia di Ancona, il 14 novembre 1949. Da ragazzo vive anche ad Ancona con gli zii e trova lavoro come assistente presso restauratori di libri e di quadri. Si avvicina alla pittura da autodidatta, vincendo anche premi. Per le edizioni Bugatti, curate da Marzio e Carlo Bugatti vengono pubblicate due monografie. Una e' dedicata alla performance di realizzazione del dipinto del 1970 ora conservato al Museo di Senigallia, l'altra alla suite fotografica "Corpo e' estensione della mente". Una suite che richiamo' subito l'attenzione di Monti. Cucchi viene poi attratto dalla poesia. Alla meta' degli anni Settanta si reca frequentemente a Roma dove riprende il suo interesse per l'attivita' artistica. Qui incontra gli artisti Sandro Chia e Francesco Clemente coi quali lavora a stretto contatto. Fin dall'inizio il suo lavoro si impone per originalita'. Espone presso varie gallerie italiane, in particolare presso Emilio Mazzoli a Modena (dal 1979), e Gian Enzo Sperone a Roma e New York (dal 1981 al 1985). E' spesso presente con Sandro Chia, Francesco Clemente, Nicola De Maria e Mimmo Paladino, i protagonisti di quella nuova corrente italiana che il critico Achille Bonito Oliva denomina Transavanguardia, in mostre organizzate dai principali musei internazionali, dalla Kunsthalle di Basilea (1980) al Guggenheim Museum e allo Stedelijk Museum di Amsterdam (1982), alla Tate Gallery di Londra (1983), al Museum Würth di Künzelsau (Germania, 1998) nonche' in occasione delle piu' importanti rassegne come la XXXIX Biennale di Venezia e la XI Biennale di Parigi (1980), Westkunst a Colonia (1981), la IV Biennale di Sidney, Documenta 7 a Kassel e Zeitgeist a Berlino (1982). Dall'inizio degli anni Ottanta viene riconosciuto anche all'estero come un artista fra i piu' rappresentativi della nuova temperie culturale che fa del ritorno alla figurazione il tratto distintivo del decennio. Diversi prestigiosi musei gli dedicano mostre personali. Ma l'operare di Cucchi spazia oltre l'attivita' espositiva vera e propria. Diverse sono le sculture permanenti all'aperto, come quelle, senza titolo, installate al Bruglinger Park di Basilea (1984) e presso il Louisiana Museum of Modern Art di Humlebaek, Copenhagen (1985), o ancora la fontana nel giardino del Museo Pecci di Prato (1988) e la Fontana d'Italia all'ingresso della York University di Toronto (1993). Il suo stretto rapporto con poeti e scrittori come Paolo Volponi, Goffredo Parise, Giovanni Testori, Ruggero Guarini, Alberto Boatto, Paul Evangelisti ha spinto Cucchi a disegnare per i loro libri e i letterati a scrivere sull'opera dell'artista. Cucchi ha inoltre lavorato nell'ambito del teatro, disegnando le scene per La Bottega Fantastica di Rossini e Respighi per Rossini Opera Festival 1982 a Pesaro, Pentesilea di Von Kleist (1986), Tosca di Puccini al teatro dell'Opera di Roma (1990), L'esequie della Luna di Pennisi a Gibellina (1991).
Tra i lavori significativi in questo senso vanno inoltre citati gli affreschi della Cappella di Monte Tamaro, vicino a Lugano, progettata dall'architetto Mario Botta (1992 - 1994) e l'ideazione del sipario del teatro La Fenice di Senigallia (1996). Enzo Cucchi ha realizzato numerose mostre personali, e ha preso parte a mostre collettive, nei piu' importanti spazi espositivi italiani e stranieri come la Kunsthalle di Basilea, il Solomon R. Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Castello di Rivoli, Rivoli (To), il Palazzo Reale di Milano, il Sezon Museum of Art di Tokyo, l'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, Il Musée d'art modern di Saint-Etienne Metropole. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte contemporanea piu' significative a livello internazionale tra cui La Biennale Internazionale d'arte di Venezia, Documenta a Kassel, la Quadriennale d'Arte di Roma. Le sue opere si trovano nelle maggiori collezioni museali del mondo e nelle piu' prestigiose collezioni private nazionali e internazionali. Nel 2007 il Museo Correr di Venezia ha celebrato l'opera di Enzo Cucchi dedicandogli una mostra monografica inauguratasi in concomitanza con l'apertura della 52a Biennale Internazionale d'arte. |