22/07/2018
Al Musinf un' opera di Nunzio Solendo per ricordare la tragica morte di Pier Paolo Pasolini
Il notiziario del Musinf di agosto pubblica in copertina un'opera di Nunzio Solendo, professore emerito dell'Accademia di Belle Arti di Roma, esponente di spicco della pop art romana, appositamente realizzata per ricordare la morte del poeta e scrittore Pier Paolo Pasolini.
L'opera è conservata dall'Archivio Pasolini del Musinf. Tra gli artisti di tale Archivio Alfonso Napolitano, pittore e fotografo, è stato uno dei primi a realizzare un grande dipinto dedicato al tragico evento ed è stato proprio per il suo intervento che è stato ultimata in questi giorni una prima catalogazione complessiva, da cui risulta che sono tante le opere di pittura, scultura e fotografia, raccolte dal Musinf sul tema. Portano le firme di numerosi artisti di notevole notorietà, attenti alla poetica e alla vicenda pasoliniana, tra cui Renato Galbusera, professore all'Accademia di Brera, Maria Jannelli, docente al Liceo artistico di Brera, Paolo Baratella, Mino Ceretti, Antonio D'Agostino, Domenico D'Aria, Fernando De Filippi, Gioexe De Micheli, Pino Di Gennaro, Marina Falco, Luciano Gatti, Gianantonio Gennari, Nicole Gravier, Marcello Leone, Giancarlo Lepore, Antonio Miano, Teresa Maresca, Umberto Mariani, Barbara Nahmad, Ayako Nakamiya, Alfonso Napolitano, Stefano Pizzi, Pico Gianfranco Romagnoli, Tetsuro Shimizo, Fabio Sironi, Sabina Trifilò, Claudio Zanini, Walter Ferro, Patrizia Lo Conte, Anna Mencaroni, Marco Mandolini, Alberto Polonara, Stefania Ronchini. Il prof. Bugatti ha segnalato che la scheda di catalogazione dell'opera di Solendo porta anche riferimenti alle annotazioni di accompagnamento redatte dall'autore ad illustrazione della sua drammatica creazione. Creazione dove sono collocate in prospettiva ambientale manifesta figure e forme posizionate con l'apparenza di una relazione continua. Con ciò oltrepassando poeticamente anche il portato del titolo inizialmente assegnato, relativo alla diversa identità e ambiguità del luogo dove si è verificato il massacro di Pasolini. Centralmente nella composizione è posta una testa umana, scoperchiata e adagiata su una linea limite, evidenziando il cervello-emisfero come un sapere simbolico. L'asse segnaletico, nell'armonica composizione, è raccordato in basso ad una forma curvilinea, concettualmente riferibile all'auto del poeta, Su tale formazione è distinta la sagoma segnaletica del pesce nero. La tragicità della notte è manifestata dal cielo retinato e dalla nefasta nuvola nera, da cui si evidenzia un segnaletico pesce rosso. |