20/02/2018
Robert Doisneau e "le Temps Retrouvé": a Senigallia torna la fotografia internazionale d'autore
A Senigallia torna la grande fotografia d'autore. Dopo il successo delle esposizioni degli scorsi anni di Ara Guler e Leo Matiz, la citta' ospitera' a palazzo del Duca, dal 29 marzo al 2 settembre del 2018, la mostra retrospettiva "Robert Doisneau: le Temps Retrouvé", dedicata al celebre fotografo francese, pioniere della fotografia di strada e del reportage, che ha profondamente influenzato la cultura contemporanea fino a diventarne lui stesso simbolo. L'evento e' realizzato dal Comune di Senigallia, in collaborazione con l'Atelier Robert Doisneau e con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Jesi, ed e' curata da ONOartecontemporanea.
"Proponiamo un evento - afferma il sindaco Maurizio Mangialardi - che conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, Senigallia Citta' della Fotografia e polo di attrazione per le piu' prestigiose mostre internazionali, pienamente inserito nella rete delle realta' territoriali che fanno dell'arte e della fotografia un tratto imprescindibile della propria identita' culturale. Non va dimenticato che se oggi tutto questo e' possibile, se possiamo ospitare eventi di tale livello, molto lo dobbiamo alla prestigiosa tradizione della fotografia senigalliese e in particolare all'indiscutibile valore degli artisti della Scuola del Misa, nonché alla preziosa attivita' portata avanti dal nostro Museo comunale d'Arte moderna, dell'Informazione e della Fotografia". Sono certo - continua Mangialardi - che questa mostra restera' impressa nella memoria della citta'. Doisneau infatti e' tra i nomi piu' conosciuti e amati della fotografia, grazie alla sua contemporaneita' e alla capacita' di cogliere l'attimo quotidiano, altrimenti sfuggente nello scorrere veloce del tempo moderno, e di innalzarlo a simbolo. . In effetti, se oggi diamo per scontato che l'uomo della strada sia protagonista della fotografia, con la sua ironia e la sua autodeterminazione, se celebriamo la street photography come epitome del moderno, e la street culture come espressione piu' autentica del contemporaneo, tutto questo lo dobbiamo anche a Doisneau. Ma a renderlo un contemporaneo per eccellenza e' il fatto che, nonostante le apparenze, in molti suoi scatti non vi e' nulla di casuale e "rubato". Molte infatti erano le immagini pianificate a tavolino fino all'ultimo dettaglio, immagini che dissimulano una naturalita' che in realta' era messa in scena, precorrendo cosi' un linguaggio assolutamente attuale per la fotografia. Se pensiamo alle recenti tendenze della fotografia di moda e pubblicitaria contemporanea - che sempre piu' imitano il linguaggio diffusosi con l'avvento di Internet e dei social media, dove il quotidiano e' sapientemente costruito con naturalezza che e' solo pretesa, dove alto e basso, formale ed informale si mischiano - ci rendiamo conto di quanto Doisneau abbia anticipato i tempi. Persino la gia' citata foto "Le Baiser de l'hôtel de ville", che a prima vista potrebbe sembrare lo scatto casuale per eccellenza, fu invece posata.
Doisneau, dopotutto, proveniva dal mondo della grafica e della pubblicita', ed e' in quest'ambiente che imparo' a comporre le immagini nel modo piu' leggibile per l'occhio. "Le Baiser de l'hôtel de ville", dunque, e' il frutto di un sapiente background artistico; infatti, mentre era intento a realizzare un servizio per la rivista americana "Life", chiese ad una coppia di passanti di baciarsi per lui, questi facendolo diedero vita ad una delle immagini piu' iconiche della storia della fotografia. La mostra "Robert Doisneau: le Temps Retrouvé" racconta il lavoro del fotografo e dell'artista francese attraverso cinquanta dei suoi scatti piu' iconici, scatti che al tempo stesso forniscono uno spaccato della sua vasta produzione e delle sue tematiche: i bambini, la strada, i luoghi pubblici, la quotidianita' del vivere, ma anche i grandi protagonisti della cultura della meta' del XX secolo, accanto alle botteghe artigiane, le periferie e la campagna.

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